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di Bertrand Tavernier, con Tommy Lee, Jones, Mary Steenburgen, John Goodman, Peter Sarsgaard, Kelly Macdonald
(Francia - Stati Uniti, 2009)
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Il segno forte, determinante del thriller di Bertrand Tavernier è lo schema del romanzo a monte di James Lee Burke, il Faulkner del poliziesco, come è stato soprannominato. Sul rigore della riscrittura dello script di Tavernier, sull'abituale incisiva presenza di Tommy Lee Jones il regista francese, alla sua prima trasferta negli Stati Uniti (ma da grande saggista di quel cinema) è in grado di fondere tutto il peso di una sua visione matura, mai forzata, serenamente inserita negli umori di un ambiente che lo ricambia, in atmosfera e significati morali. Scolpito dagli anni, alcolista, amaro anche se ancora vigile, l'ispettore Robicheaux dalla disincantata vendetta fa parte di coloro che non possono dimenticare: non solo, ma è uno spettro che si aggira nel tempo come nelle nebbie della Louisiana del dopo Kathrina e del titolo. Per riesumare altri fantasmi, altri delitti, razzismi, soprusi che la memoria non dovrebbe mai accettare di dileguare. L'ispettore idealista ma, quando serve, ancora capace di farsela a botte, fa parte di coloro che rifiutano di affossare cadaveri fra gli stagni maleodoranti di un'attualità sempre corrotta: cadaveri che si fanno progressivamente metafisici, quando il regista spedisce la violenza del presente in una ricreazione fantastica che risale fino agli eroi della guerra di Secessione. Non è forse la parte che meglio si integra nel progetto generale, ma concorre a farne un film insolito all'interno del proprio classicismo, confidente e accattivante nella sua malinconica sensualità.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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da evitare
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